Meditazione
Il mondo contemporaneo viaggia a velocità mai conosciute prima nel corso della storia umana. La mente, trovandosi immersa in un’innumerevole quantità di stimoli (comunicazioni, notizie, pubblicità, dispositivi elettronici) che la catapultano rapidamente nel passato e nel futuro, è spesso proiettata al soddisfacimento dei propri bisogni attraverso il possesso e il consumo di beni materiali.
Nonostante al giorno d’oggi i comfort, i servizi e certe possibilità siano aumentate a dismisura, questo scenario non sembra assicurare all’uomo un miglioramento del benessere psicologico: il sentimento di insoddisfazione occupa gran parte del nostro tempo a disposizione; la percezione di non stare vivendo la propria vita con pienezza è un sentire comune; ansia, depressione e dipendenze rappresentano disturbi all’ordine del giorno.
La cultura occidentale è sempre più consapevole della parzialità di questo modus vivendi, che si è appurato non funzionare fino in fondo. A partire da questi presupposti la Psicologia e le Neuroscienze hanno recentemente fatto proprie, con ottimi risultati, le pratiche meditative orientali, adattandole al proprio contesto e svuotandole di ogni connotato mistico religioso.
Cosa non’è la meditazione?
- Non è una condizione di trance ipnotica
- Non è una tecnica di rilassamento (anche se il rilassamento può essere un effetto collaterale della pratica)
- Non è una condizione mistica
Che cos’è la meditazione?
La meditazione comprende un’insieme di pratiche che accompagnano le persone a familiarizzare con un atteggiamento mentale benefico e salutare, orientato a:
- mantenere la presenza e la consapevolezza nel qui ed ora dell’esperienza
- scegliere in modo consapevole dove focalizzare la propria attenzione, dirigendola su particolari aspetti della realtà, siano essi interni o esterni all’individuo
- ricordarsi di essere attenti e consapevoli
- osservare e descrivere i propri contenuti mentali in un’ottica di accettazione, tralasciando ogni sorta di critica e giudizio
- sviluppare benevolenza e compassione verso sé e verso gli altri
A cosa serve la meditazione? Quali risultati si possono ottenere?
I benefici che conseguono a una pratica meditativa costante e regolare sono notevoli e ormai ampiamente dimostrati da numerose ricerche psicologiche, neuroscientifiche e mediche. In ognuno di questi ambiti è stato verificato che la meditazione: plasma l’architettura e la struttura del cervello; influisce positivamente sul sistema endocrino, immunitario e neurovegetativo; aiuta nel trattamento di numerosi disturbi psicopatologici.
Questi cambiamenti a livello cerebrale e organico, si riflettono, da un punto di vista soggettivo, in
- miglior capacità di affrontare periodi di cambiamento ed incertezza (perdita del lavoro, difficoltà finanziarie, separazioni, lutti, malattie, invecchiamento)
- incremento della stabilità emotiva
- minor reattività alle critiche, al biasimo e alle lodi
- liberazione dal vortice dei pensieri
- miglior capacità di aiutare gli altri
- uscita dall’obbligo di ricercare il piacere ed evitare il dolore
- miglior convivenza con dolori cronici