Perché lo psicologo?
Spesso l’idea di rivolgersi ad uno psicologo spaventa, ed è comprensibile. Da un lato, il problema che si vorrebbe affrontare solleva emozioni e preoccupazioni (che tentiamo a volte di evitare), dall’altro ogni cambiamento può intimorire anche se è quello che desideriamo. Sebbene inizialmente ci possono essere imbarazzo e diffidenza, è possibile costruire un rapporto di fiducia entro cui affrontare le nostre preoccupazioni.
Andare dallo psicologo non vuol dire essere deboli, anzi! Rivolgersi ad una persona che non è preparata per risolvere il nostro disagio non lo renderà più “normale” e meno serio…ma si rischia solamente il proprio benessere.

Darsi l’opportunità anche solo di uno/due incontri con uno psicologo, può aiutare a capire come funziona e se ci può essere utile: prendere un appuntamento è il primo coraggioso passo per occuparsi del proprio benessere o di quello delle persone attorno a noi.
A volte basta un amico…
Fin dalla nascita, l’essere umano è capace di chiedere aiuto e cerca la vicinanza di altre persone per garantirsi la possibilità di sopravvivenza psicofisica. Questa abilità si modifica col tempo, ma dura per tutto la vita, spingendoci a trovare soluzioni alle sfide quotidiane attraverso la relazione con gli altri. Per questo motivo a volte un buon amico (o un famigliare) può aiutarci. Parlare con qualcuno che ci vuole bene può servire a mettere in ordine le idee e a superare alcuni brutti momenti.
L’amico però non sempre è una risorsa disponibile e soprattutto, quando l’origine del problema è profondo e complesso, l’effetto rassicurante di consigli, parole o incoraggiamenti è solo temporaneo. Quando le difficoltà si presentano ciclicamente senza che se ne comprendano i meccanismi, quando pensieri, emozioni o sensazioni ricorrenti turbano la nostra vita quotidiana, quando le soluzioni e le strategie tentate non bastano, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe rivelarsi una buona idea.
A volte un amico non basta…
Lo psicologo:
- ha conoscenze approfondite sul funzionamento della mente ed utilizza una teoria del comportamento umano per comprendere ciò che accade
- propone tecniche e procedure sottoposte a ricerca scientifica
- coinvolge il cliente nell’esplorazione del proprio mondo interiore, rendendolo attivo e consapevole di una conoscenza che impara ad utilizzare in autonomia
- instaura una relazione “a tempo determinato”, basata sul raggiungimento di obiettivi, decisi insieme
- è formato all’ascolto professionale e alla regolazione dell’intensità emotiva
- può permettersi di essere sincero ed autentico perché non ha nulla da perdere sul piano personale e ha come unico scopo aiutare il cliente
- non elargisce consigli e non fornisce risposte che crede essere giuste, ma le cerca insieme al cliente nel rispetto della libertà personale
- agisce secondo un codice deontologico garantendo il segreto professionale